Omicidio stradale. Giovane ammette: guardavo il cellulare

14 ago 2017
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Ha raccontato com’è andata Alexander Mendoza, il trentaquattrenne peruviano che ha tamponato l’auto di Luca Andrea Latella, avvocato milanese di 31 anni, rimasto ucciso nell’impatto. Ha parlato davanti al GIP Sofia Fioretta, che ha convalidato il suo arresto per omicidio stradale aggravato. Ho sentito il telefono vibrare, l’ho guardato per un secondo – ha spiegato il giovane peruviano – e mi sono schiantato contro l’auto che era ferma al semaforo. Solo dopo aver urtato la macchina, ho sterzato e ho sbattuto contro il palo che era all’incrocio, ha aggiunto. Mi sono distratto per la vibrazione del telefono, ha ribadito di nuovo alla fine. Parole che non cambiano quanto successo: lo schianto in via Virgilio Ferrari, all’angolo con via Campazzino, zona a sud del capoluogo lombardo. Luca, a bordo della sua Mini, è stato travolto dal van di Alex che arrivava a grande velocità ed è morto per le ferite riportate. Era ubriaco al volante Alex: 1.01 il tasso rilevato. Una volta realizzato di aver ucciso l’uomo, si è mostrato in evidente stato di shock e anche davanti al giudice si è detto affranto.

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