"Oggi com'è?" "Oggi l'acqua è più pulita rispetto a ieri". "Era verde l'acqua ieri, ora invece, come ben vede..." "Signora, io ho 42 anni, sono un bibitaro che vendo le bibite, da 42 anni. Ora mi faccio il bagno". Il mare limpido non mente. Chi lavora sulla spiaggia di Mondello ne conosce bene colori e trasparenze e capisce se l'acqua è inquinata oppure no. Molti palermitani sono tornati a fare il bagno, ancora prima che venisse revocato il divieto di balneazione provvisorio, deciso perché i prelievi effettuati mercoledì 18 avevano evidenziato i livelli di colibatteri e altre sostanze inquinanti ben oltre i parametri consentiti. "L'ultimo giorno di ferie non si può non fare il bagno". "Voi siete l'associazione cani salvataggio. Questo weekend non c'è quasi nessuno". "Si, poca gente, però comunque dobbiamo essere qui presenti". Le analisi, ripetute sabato, hanno evidenziato un ritorno alla normalità. Anche dal drone il mare sembra di nuovo quasi cristallino. E così nel pomeriggio di domenica, con il divieto revocato, la spiaggia, simbolo città di Palermo, è tornata a riempirsi di bagnanti. "Speriamo che le correnti portano via tutto quanto". La natura sa curarsi da sola. Le cause di questa ondata inquinante restano sconosciute ma sotto accusa, da sempre, ci sono gli scarichi abusivi di molte ville e il malfunzionamento del sistema di deflusso delle acque. E chi al mare ha dedicato tutta la vita, come velisti del circolo Albaria, presente a Mondello da 40 anni, chiede più attenzione perché un patrimonio come questo venga tutelato. "Tutto quello che viene dal monte deve essere bloccato. Quindi tutte quelle acque nere, devono essere convogliate per evitare che si riversino in un mare balneabile. Quindi basterebbe poco per evitare che questi momenti rovinino le giornate non soltanto ai palermitani ma ai tanti turisti.