Arriveranno domenica mattina a Mazara del Vallo i 18 pescatori che per 108 giorni erano sequestrati in Libia. Un incubo lunghissimo, per il quale finalmente giovedì è arrivata la parola fine con il premier, Giuseppe Conte e il Ministro degli Esteri Di Maio volati a Bengasi per concludere un'estenuante trattativa portata avanti dai servizi segreti dell'Aise. Il Medinea e l'Antartide hanno mollato gli ormeggi all'una di notte e adesso sono in mare. Marco Marrone armatore del primo peschereccio è riuscito a parlare con il comandante per pochi minuti. I pescatori sono provati ma stanno bene. Un incubo, perché comunque hanno cambiato quattro carceri. Nell'ultimo carcere erano in una stanza di 4 metri quadrati al buio totale e quindi se la sono vista brutta. Ci sono stati per circa 30 giorni, non sapevo cosa mangiavano, cosa gli passavano da mangiare. È stata una brutta esperienza, però, li ho sentiti psicologicamente molto positivi. Adesso però pescatori e armatori della marineria di Mazara del Vallo chiedono un intervento forte dell'Italia e dell'Europa, affinché nessuno rischi più di essere sequestrato per pesca in acque internazionali. Io mi auguro veramente che questa storia possa spingere adesso il Governo italiano a farsi sentire in Europa e far 'sì che il Mediterraneo diventi un mare sicuro.