Picchiato per strada dopo una lite a Partinico, muore uomo di 45 anni

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2 giorni fa

Una persona buona e gentile e rispettoso, sorridente. Non solo il sacerdote Don Vito, tutti in paese conoscevano Gioacchino Vaccaro come un uomo buono, attivo nella parrocchia, impegnato nel volontariato e soprattutto non violento. È morto a 45 anni in questa strada alla periferia di Partinico, a 300 metri da casa, picchiato dopo essere intervenuto in difesa del figlio che era stato aggredito per una banale discussione legata alla viabilità, da due fratelli, Leonardo e Antonino Failla, ora in carcere per omicidio preterintenzionale, infastiditi, secondo quanto raccontano i parenti della vittima, dall'eccessiva lentezza con cui l'auto guidata dalla moglie di Vaccaro procedeva. Sono scesi e hanno cominciato a dare pugni. La rissa davanti a questa palazzina; in casa c'era la proprietaria, spaventata dalle urla provenienti dalla strada. Io ho visto la rissa, ma non è che so il motivo da dove venivano. Per quale motivo si picchiavano? Amici e conoscenti in paese sono sotto shock. Vaccaro gestiva questa bottega di frutta e verdura, tutti gli volevano bene. Mi dispiace moltissimo che aprivamo tutti e due presto di mattina. Ci vedevamo sempre ogni mattina. Purtroppo ormai non si ragionava più, arrivava subito alla mare. Una violenza dilagante che preoccupa e allarma. A gennaio dello scorso anno qui un ragazzo di appena 20 anni era morto in discoteca pestato a sangue da un coetaneo. E il segnale di un degrado sociale e culturale che ormai ha raggiunto limiti insostenibili, viviamo nell'angoscia di pensare sempre che poteva succedere a chiunque. E la società una responsabilità ce l'ha, soprattutto le famiglie, bisogna che lo Stato ci dia una testimonianza, mettendo sotto pressione tutti questi bulletti che non si rendono conto, che basta un pugno per uccidere una persona. .