Ha 20 anni ed è un pregiudicato, soprattutto le sue gesta sono già famigerate perché Serif Seferovic è finito sotto processo per un altro caso che ha scosso l’opinione pubblica prima di essere ricercato per omicidio plurimo, tentato omicidio e porto di oggetti incendiari. Secondo la polizia ci sono, infatti, pesanti sospetti che sia il responsabile in complicità con un altro ricercato dell’omicidio di tre sorelle uccise nel rogo della loro roulotte la notte tra il 9 e il 10 maggio nel quartiere di Centocelle a Roma. La più grande, Elisabeth, aveva 20 anni, la più piccola, Angelica ne aveva appena 4, Francesca ne aveva 8. Prima di questo delitto, Seferovic era stato arrestato per aver scippato la studentessa cinese Zhang Yao, morta il 5 dicembre 2016 travolta da un treno nei pressi della stazione romana di Tor Sapienza mentre cercava di recuperare una borsa che le era appena stata rubata. Il giovane ha patteggiato per quello scippo una pena pari a due anni di reclusione ottenendo il rilascio perché incensurato. Oggi è stato, invece, fermato dalla polizia nei pressi della stazione ferroviaria Lingotto a Torino incastrato per il rogo di Centocelle dalle telecamere e da alcune testimonianze. In particolare, sarebbe lui l’uomo ripreso mentre lancia una bottiglia incendiaria contro il camper in cui dormiva la famiglia Halilovic. Per chi indaga il movente è legato a liti tra le due famiglie rom maturate all’interno del campo di Via Salviati. A quanto ricostruito, pochi giorni prima del rogo del camper la famiglia Seferovic aveva improvvisamente abbandonato il campo. Il fermato avrebbe, inoltre, un furgone con le stesse caratteristiche di quello presente sulla scena del delitto.