"E' stato accoltellato per dividere, semplicemente per dividere, due persone che stavano, due ragazzini che stavano litigando, semplice. E il padre di 50 anni gli ha dato una coltellata." Quartiere Alessandrino, periferia di Roma, qui nella notte tra sabato e domenica scoppia una lite tra ragazzini, un litigio nato per motivi ancora da capire, qualcosa che forse avrebbero potuto gestire tra loro e invece una lite tra 15enni finisce per coinvolgere anche degli adulti, il padre di uno e lo zio dell'altro. I due scendono in strada, uno di loro ha con sé un coltello da cucina, lo usa per colpire l'altro all'addome. L'uomo ferito viene trasportato al Policlinico Casilino, dove muore, aveva 25 anni. L'altro uomo, l'aggressore, è stato arrestato, per lui l'accusa è di omicidio. Una storia che lascia quantomeno perplessi, un litigio probabilmente futile che finisce in tragedia, una storia a cui fa da sfondo un palazzone preso in affitto dal Comune di Roma in cui vivono centinaia di famiglie in difficoltà, un centro di assistenza alloggiativo temporaneo che spesso temporaneo non è. Situazioni certamente precarie e se si prova a chiedere, come si vive qua, la risposta è questa.