Salvamilano: 150 cantieri fermi, migliaia famiglie sospese

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28 giorni fa

Parco delle Cave, periferia ovest di Milano, Residenze Lac, tre palazzine, progetto della società Next IT. I 70 acquirenti di queste case avrebbero dovuto fare il rogito entro la fine dell'anno, ma da luglio i cantieri sono sotto sequestro. Eppure molte di queste abitazioni sono quasi pronte. C'è chi aveva scelto rivestimenti e mattonelle e ci ha investito tutti i risparmi: da 300 mila euro, un bilocale fino a 900 mila, un super attico acquistati sulla carta. "Io ho speso sui 100 mila euro i risparmi del mio lavoro e soprattutto una grossa grandissima mano dei miei genitori che in questo momento devo ringraziare anche alcuni amici, per cui mi riesco ad appoggiare anche a loro. Io entro nel mio bilocale il 14 maggio, con tanto di caschetto per scegliere prese elettriche e definire i rivestimenti. Poi appunto, a luglio lo shock per tutti quanti il cantiere viene sequestrato e da quel momento noi acquirenti noi famiglie veniamo lasciati soli e l'unica cosa a cui abbiamo assistito è stato continuo a parlare di Salva Milano, Salva Milano, salva amministrazione. Quando le uniche vittime di questa situazione siamo noi famiglie, si dovrebbe iniziato a parlare appunto di decreto salva famiglia". Cristian Coccia ha comprato una casa all'ultimo piano per la sua famiglia. A febbraio, prima dell'ultima inchiesta, ha creato un comitato con altri acquirenti, non solo di questo quartiere. "Ciò che manca ancora in tutta questa narrazione è che le famiglie sono la vera parte lesa di questo disastro che si vede alle mie spalle. Quando ho acquistato una casa, oramai due anni e mezzo fa, firmando un preliminare d'acquisto di fronte a un notaio, auspicavo che fosse tutto in regola. E non posso fare altro da acquirente se non affidarmi alle istituzioni ora affinché trovino una soluzione. Una soluzione che non può seguire i tempi della politica, ma deve seguire i tempi delle persone". .