Non è possibile escludere che il tentativo dei membri di Forza Nuova di innalzare il livello dello scontro si ricolleghi anche ad un'azione di forte contrasto di cui nell'ultimo anno gli stessi sono stati destinatari. La nota del Prefetto di Roma, Mario Piantedosi arriva al termine di un weekend esplosivo per la capitale e fa espressamente riferimento ad un salto di qualità nello squadrismo di matrice fascista che gli stessi militanti di Forza Nuova non nascondono, ma anzi rilanciano, affermando che quello che definiscono "popolo in lotta" abbia alzato il livello dello scontro. Di certo la condanna è unanime per l'assalto che gli stessi hanno guidato alla sede di Corso Italia della CGIL, per l'attacco contro il pronto soccorso del Policlinico Umberto I dove era stato portato un manifestante e per la guerriglia urbana arrivata fino a pochi passi da Palazzo Chigi, con 38 agenti feriti. Ma è anche certo che c'è massima preoccupazione al Viminale con il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, che convoca per mercoledì il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. L'arresto dei vertici di Forza Nuova e di altri 10 militanti dell'estrema destra, compreso un ex NAR, non modera infatti l'allarme per i prossimi appuntamenti caldi previsti non solo a Roma, ma anche nel resto d'Italia. Il tutto alla vigilia di ballottaggi cruciali per le comunali, Capitale compresa. Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente leader nazionale e leader romano di Forza Nuova, hanno già un lungo curriculum criminale. Su Fiore una condanna per associazione sovversiva e banda armata, mentre su Castellino c'è un obbligo di soggiorno e un provvedimento di sorveglianza speciale. Insomma per la Legge semplicemente non poteva stare in piazza a fare il tribuno, come invece ha fatto, prima di assaltare il sindacato e prima di essere, per questo, di nuovo arrestato.