Il Comitato tecnico scientifico del Ministero dell'istruzione, detta le linee guida che ridisegnano la nuova scuola ai tempi del coronavirus. L'obiettivo è quello di ridurre al minimo il rischio di contagio, garantire benessere socio motivo degli studenti e la qualità della didattica. Mascherine obbligatorie per tutti gli alunni, dopo i 6 anni, tra i banchi il distanziamento dovrà essere di un metro, in palestra durante l'attività fisica, raddoppia a 2 metri. Non ci sarà l'obbligo di misurare la temperatura all'ingresso, ma chi ha più di 37.5 dovrà rimanere a casa, così come chi ha raffreddore o tosse. Qui scatteranno il buonsenso, la responsabilità degli alunni e dei genitori che dovranno monitorare eventuali sintomi. Per la mensa, l'indicazione è di mantenere il servizio anche come momento educativo. Pensare, in alternativa, a delle lunch box da consumare in classe. Si tratta di indicazioni che ogni scuola sarà chiamata a mettere in pratica, facendo i conti con gli spazi e il sovraffollamento delle classi. Il consiglio è quello di posticipare gli ingressi a dopo l'orario di punta del trasporto pubblico e di scaglionarli in modo da ridurre al minimo gli assembramenti davanti agli istituti. Principi che sono difficilmente applicabili per i più piccoli. Alla materna l'ipotesi è di far indossare alle maestre, oltre alle mascherine, anche guanti e occhiali. Ogni classe dovrà essere composta da piccoli gruppi. Sono ancora tanti i nodi da sciogliere. Come si ricorrerà all'alternanza tra didattica in presenza e a distanza, dipenderà da ogni scuola e dalla capacità di adattarsi alle nuove regole. Da nord a sud esistono realtà molto diverse. Le lezioni online, sottolineano dal Ministero, non devono essere sostitutive delle lezioni in classe, ma solo un'integrazione.