Poca pioggia non basta a riempire il fiume e neppure a cancellare le crepe lungo l'argine. L'Osservatorio permanente sugli equilibri idrici, la massima autorità che monitora il Po, denuncia che il prelievo dell'acqua dal fiume non è stato ridotto, così come era stato chiesto settimane fa. Anzi, il segretario Berselli evidenzia che è aumentato del 10% invece che diminuire del 20%, secondo le richieste dell'autorità. In questo punto di misurazione, per esempio, a Pontelagoscuro, alle porte di Ferrara, nonostante i temporali la portata è di -7,16 metri rispetto alla media stagionale. Non rispettare le regole sul prelievo potrebbe causare la totale interruzione del rilascio dell'acqua entro una decina di giorni. Conseguenze devastanti per l'agricoltura. Il problema cresce nei territori a valle e andando verso il mare la situazione precipita. Il cuneo salino non si ferma, l'acqua è penetrata di oltre 30 km dalla foce, significa che i pesci non nuotano più nell'acqua dolce. L'ecosistema fluviale è a grave rischio. La salinità rende impossibile l'utilizzo dei canali di irrigazione che da settimane non idratano i campi, i frutti sono mal formi. Da parte dell'Osservatorio sul fiume Po un'amara considerazione: l'aumento del prelievo finalizzato solo al proprio orticello non fa che aggravare la situazione collettiva dell'annunciata nuova ondata di calore. Mentre le spiagge si allargano dove un tempo scorreva il fiume.