Un mese dopo la morte di Silvia Novak, 53 anni, trovata senza vita e semi carbonizzata a pochi metri di distanza da casa il 18 ottobre scorso, al flash mob c'è anche il compagno Kai Dausel, che ora è indagato per omicidio volontario dalla Procura di Vallo della Lucania. Lui si è sempre dichiarato innocente. La coppia di professionisti, entrambi benestanti, aveva fatto una scelta di vita e dalla Germania si era stabilita a Ogliastro Marina, nel Cilento, da qualche anno. La donna viene vista l'ultima volta alle 16 circa del 15 ottobre. A riprenderla, mentre esce di casa con un guinzaglio e una ciotola per cani, una telecamera di videosorveglianza. Alle 17:30 il compagno viene ripreso mentre chiede aiuto a un vicino. Cosa è successo e cosa ha fatto in quell'ora e mezza? Il compagno ha dichiarato più volte di aver dormito in quel lasso di tempo, parlando anche di immagini di videosorveglianza che lo avrebbero documentato ma al momento non c'è conferma di questa circostanza. Sono state perquisite dai RIS di Roma, che indagano sul caso, anche la villetta e la zona circostante. Sotto la lente anche le ricerche successive alla scomparsa, così come il passato della donna, compresa la possibilità che in Germania abbia subito violenze da un ex marito poliziotto.