Sono accusati di essere una la leader dell'associazione finalizzata al terrorismo “da’wa Italia" ed istigazione a delinquere, l'altro, il fratello minore, di arruolamento con finalità di terrorismo. Rida e Hasham Mushtag 22 e 19 anni di origini pakistane, nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, rilasciando solo alcune brevi dichiarazioni spontanee. I due fratelli, arrestati la vigilia di Natale a Bologna dai Carabinieri del Ros nell'ambito di un'inchiesta antiterrorismo coordinata dalla Procura bolognese, avrebbero ideato e dato vita, attraverso i social, ad un network d'ispirazione ispirazione jihadista con lo scopo di rafforzare in Italia il supporto ad Al Qaeda e all’Isis, in particolare per la 22enne la guerra contro gli infedeli era una missione totalizzante secondo gli inquirenti abbracciata in modo cieco, con l'unica preoccupazione di non essere sufficientemente pronta. In carcere sono finiti anche una 18enne di famiglia algerina residente a Spoleto, e un 27enne turco titolare di due negozi di cibo da asporto a Monfalcone, in provincia di Gorizia. Un quinto indagato, un ventenne milanese di origine marocchina, risulta irrintracciabile dopo essere partito per alcune settimane fa.