Tragedia alle terme, si indaga su misure sicurezza piscina

19 ago 2023
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Silenzio, odore di zolfo attorno per la presenza di acque termali, i sigilli posti dai Carabinieri perché l'impianto è sotto sequestro. Stefan, 8 anni, è morto qui, in una maniera straziante: risucchiato nel canale di scarico della piscina delle Terme di Cretone, una trentina di chilometri da Roma, immerse nel verde delle campagne Sabine, il luogo ideale per una vita sana e serena lontano dal caos e dai pericoli di una grande città. Tutto è successo di fronte al padre che, a 3 giorni dalla tragedia, racconta quei momenti terribili: l'acqua torbida, il tentativo disperato di strappare il figlio al vortice che lo stava inghiottendo. Parole di un padre disperato. Come si può morire così? I punti da chiarire sono parecchi, a cominciare dalla sicurezza del posto: sembra mancasse una grata sul tubo di scarico. Una tragedia su cui la procura di Tivoli, guidata da Francesco Menditto, ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Ma non si esclude, a breve, l'iscrizione nel registro degli indagati di qualcuno. C'erano i bagnini, e secondo le procedure va controllato che nelle piscine non ci sia rimasto nessuno prima di avviare le pulizie. Gli investigatori hanno acquisito anche i filmati delle telecamere del centro termale dove, comprensibilmente, nessuno vuole parlare né farsi riprendere.

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