Venerdì nero in tutto il Paese per il trasporto pubblico locale: 24 ore di sciopero nazionale proclamato dalle principali sigle sindacali per il rinnovo del contratto scaduto il 31 dicembre dello scorso anno. La terza astensione dal lavoro di questo autunno caldo, questa volta però senza le tradizionali fasce di garanzia. Le aziende del trasporto locale di tutta la penisola, con rarissime eccezioni, garantiranno nel rispetto della Legge 146, solo il 30% del personale viaggiante e dei servizi minimi indispensabili: trasporto disabili, scuolabus per elementari e materne e collegamenti con porti e aeroporti. Unica eccezione tra le maggiori città sarà Milano, dove è stato raggiunto un compromesso che prevede il rispetto delle tradizionali fasce di garanzia fino alle 8:45 e dalle 15:00 alle 18:00, in cui ATM garantisce le corse della metro 1, 2, 3 e 5, oltre che della 4 tra San Cristoforo e San Babila. La M4 tra San Babila e Linate è garantita tutta la giornata. Il servizio di alcune linee di mezzi di superficie non è garantito, possibili variazioni anche sulle linee ferroviarie regionali e suburbane con arrivo e partenza su Milano Bovisa e Cadorna. A Roma ATAC garantirà solo il 30% dei servizi fino alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00. Aperte le metro A e B, chiuse la B1 e la C. In superficie saranno garantiti solo i collegamenti con aeroporto e stazioni.