Giuseppe Ricca era uscito presto, come sempre, per andare in centro ad aprire il suo bar. Ma dopo aver aperto la porta di casa le raffiche di vento l'hanno spinto con violenza contro il cancello, a 10 metri di distanza, uccidendolo. La tromba d'aria ha ferito anche una coppia di settantenni e seminato panico e distruzione tra le case e le aziende a Modica come a Comiso. Eventi meteorologici estremi violenti, improvvisi, hanno colpito nel giro di poche ore diverse zone della Sicilia con raffiche di vento, grandine, piogge torrenziali, che tra Catania e Siracusa hanno trasformato le strade in fiumi in piena. Decine gli interventi della protezione civile per salvare automobilisti in trappola. "Praticamente non so se la macchina c'è ancora o se se le portata il fiume". Collegamenti ferroviari bloccati, strade interrotte da frane anche sul versante sud-occidentale della Sicilia, dove altre trombe d'aria si sono formate sul mare come a Selinunte e Sciacca ma anche sulle colline come a Bisacquino. Evitando il centro abitato il vento ha colpito e distrutto diverse aziende nelle campagne intorno al paese. "Un evento così imprevedibile che c'è stato davvero pochissimo tempo per dare l'allarme?" "In pochi minuti ci hanno permesso soltanto di avvisarci tra noi, tramite il sistema di allertamento che abbiamo come protezione civile comunale e mandando dei messaggi con la foto in atto, subito ha risposto il sindaco attivando la macchina dei soccorsi". "A memoria, anche degli anziani, non era mai capitata una cosa del genere. In pochi minuti a che c'era il sole che si è creato questa tromba d'aria e dove è passata ha distrutto tutto, sradicato alberi, questo è il danno peggiore, ha proprio piegato questo capannone in acciaio". Tragedia sfiorata, per un caso il capannone, in cui i coniugi Marino tenevano macchinari agricoli e materiale edile, era vuoto. "Per fortuna non eravamo a casa, eravamo fuori, i miei figli a scuola. Si è distrutto tutto. Tutti i sacrifici di una vita erano tutti là dentro".