Mafiosi ed imprenditori corrotti insieme per mettere a segno una truffa milionaria attraverso il Superbonus del 110% per l’efficientamento energetico. C’è questo al centro dell’indagine dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina che, nella notte, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere. In manette sono finiti due uomini di 22 e 66 anni affiliati alla famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto. Il modus superandi dell'organizzazione da semplice un imprenditore adesso indagato chiedeva aiuto agli esponenti del clan barcellonese per individuare gli immobili sui quali poter effettuare i lavori per l’efficientamento energetico che rientravano nel Superbonus. Una volta acquisito il lavoro corrispondeva ai due una cospicua mazzetta. “Dalle indagini è emerso come i due arrestati, ritenuti appartenenti alla famiglia mafiosa dei barcellonesi, avrebbero segnalato al titolare di un’impresa pulita immobili privati ove effettuare i lavori di ristrutturazione con il bonus del 110%. In questo modo l’impresa si accaparrava delle commesse sul territorio grazie alla protezione e al sostegno dell’organizzazione mafiosa”. Anche i lavori venivano affidati in subappalto alle ditte vicine ai clan. Tutto per riempire le casse delle famiglie mafiose barcellonesi.