Non guadagneranno a consegna, non più cottimo per i rider che che sfrecciano recapitando a domicilio pasti e merce varia. La maggioranza di governo ha raggiunto un accordo per tutelare una categoria nuova e ad alto rischio di sfruttamento. Nel caso di assunzione continuativa, le garanzie dovranno essere le stesse del lavoro subordinato, mentre per gli occasionali l'accordo prevede un pacchetto minimo di diritti: oltre al divieto di cottimo, paga minima oraria legata al contratto nazionale, salute, sicurezza e tutele previdenziali. Deve essere garantita anche un'indennità integrativa non inferiore al 10% per il lavoro svolto di notte, durante le festività e in condizioni metereologiche sfavorevoli. L'annuncio è arrivato dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, l'accordo sarà un emendamento del decreto sulle crisi d'impresa. Nei dodici mesi che verranno si una trattativa tra le piattaforme e i sindacati tradizionali. E qui sorge un problema: secondo il portavoce dei riders gli iscritti ai sindacati sono pochissimi e la proposta è lontana dalle loro esigenze. Chiedono invece una riduzione del lavoro occasionale, nel timore che le aziende si riorganizzino puntando ad eliminare i rapporti continuativi a favore delle collaborazioni assai meno tutelate.