In Puglia finora sono circa 60.000 gli operatori sanitari che hanno prenotato la loro vaccinazione sul portale della regione, ne mancano all'appello poco più di 20.000 che ora potrebbero fare i conti con l'obbligo che il consigliere Fabiano Amati mira ad introdurre attraverso la proposta di legge, che non fa altro che integrare la legge regionale numero 27 del 19 giugno 2018, impugnata dal governo ma legittima per la Corte costituzionale, che rende obbligatoria per gli operatori sanitari pugliesi una serie di vaccinazioni, a partire da quella antinfluenzale. Con la proposta di legge ampliamo anche al covid questo obbligo. Peraltro mi sembra evidente, lo ha anche detto la Corte costituzionale, che è questione di sicurezza sui luoghi di lavoro, perché comunque gli operatori sanitari sono dei lavoratori ed è necessario che non si contagino, non contagino i colleghi, i pazienti e i familiari dei pazienti. Nessuna reazione, per ora, dalle categorie interessate, nemmeno dagli infermieri che pure si erano opposti con forza alla legge del 2018. Ma la Cgil si dice comunque contraria ad imporre per legge quello che deve rimanere tendenzialmente un obbligo morale. Noi diciamo semplicemente che forse sarebbe opportuno mettere in piedi una campagna di comunicazione ed informazione tale da fugare qualsiasi riserva, qualsiasi dubbio, qualsiasi perplessità ancora rispetto alla vaccinazione anti covid.