È stata un'altra domenica nera in montagna. Dopo la tragedia di sabato in Val Senales, dove una donna di 35 anni, sua figlia di sette anni e un'altra bambina hanno perso la vita travolte da una valanga. Un altro sciatore è morto trascinato via da una slavina. E' successo sulle Dolomiti del Brenta, in Trentino. La vittima, originaria della Val di Non, si trovava assieme ad altri tre scialpinisti vicino al rifugio Tuckett. Il gruppo stava risalendo un canalone a piedi, per poi discendere con gli sci, quando si è staccata una massa di neve che li ha trascinati per diversi metri. Due di loro sono rimasti illesi. Un loro compagno è stato trasportato in ospedale in leggero stato di ipotermia. Intanto proseguono le indagini sulla tragedia avvenuta sulla pista da sci Teufelsegg. Una delle più note e frequentate della Val Senales. La procura di Bolzano ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per accertare le eventuali responsabilità. Il punto da chiarire è se questa disgrazia poteva essere evitata se i gestori degli impianti di risalita, avrebbero dovuto per precauzione, chiudere le strutture, visto che soffiava un forte vento. Il direttore delle funivie Ghiacciai Val Senales, ha dichiarato che non c'erano pericoli e che se avessero avuto dei dubbi, non avrebbero certo aperto la discesa a Valle. Sembra invece improbabile che ad attivare il distacco della slavina siano stati sciatori fuoripista. Già sono stati acquisiti dagli inquirenti, foto e video della pista, ora sotto sequestro.