Questa parete di ghiaccio è quella che oggi non c'è più. Comprende anche il Seracco, quell'enorme blocco sulla cima della Marmolada che si è staccato domenica scorsa. L'immagine, risalente a qualche anno fa, appare su una cartina geografica di un bar di Passo Fedaia il valico alpino situato fra le province di Trento e Belluno. La montagna di una volta non c'è più ci spiega il proprietario del ristoro, la neve oggi è sparita e i ghiacciai si stanno sciogliendo a causa dei cambiamenti climatici. "Questa è una foto più o meno degli anni 90, 2000-90, e il ghiacciaio arrivava, questa è Pian dei Fiacconi, arrivava un po' sopra. Ora si è ritirato in questi ultimi 20-30 anni arriva qui la linea del ghiaccio. Ma più che, diciamo, più che ritirato così è calato di spessore." Cartoline, foto, mappe e ritratti in bianco e nero. Non c'è bar o ristorante della zona che non mostri quel pezzo di ghiaccio com'era in origine. Sicuramente la calotta che lo ricopriva era molto più innevata e nessun cratere ricordava la strage che ha distrutto il paesaggio e ucciso gli escursionisti con la sua incredibile forza e potenza. "Qui c'era questo famoso mamellone ma quello si chiamava, che era praticamente un blocco di ghiaccio blu che usciva e scendeva in questo modo, bellissimo, anche dava il senso della sicurezza. Questo si è ritirato, chiaramente, sempre di più e alla fine è rimasto quello che si vede adesso." Solo elicotteri e droni sorvolano adesso questo gigante ferito. La grande montagna tace, restano i ricordi di chi non dimentica. "Ci sono stati i Campionati del Mondo negli anni 35, c'era la discesa libera che partiva lì dove è partito il blocco un po' più a sinistra, su questa punta, punta Rocca diciamo." "Da qui si disputavano le gare?" "Gare di discesa libera, si chiamava La Direttissima." "Prima dell'era glaciale, poi c'è stata l'era glaciale e il ghiaccio arrivava fino in pianura. Sono cicli, solo che noi siamo molto fragili e abbiamo bisogno dell'equilibrio.".