Fumogeni, cariche della polizia, feriti, disordini e tensioni a Vicenza dove gruppi di manifestanti si sono scontrati con le forze dell'ordine. Tutto è iniziato quando circa 700 persone, appartenenti ai centri sociali o provenienti dal nord Italia, hanno cercato di accedere all'interno della fiera Vicenza Oro, tra le più importanti manifestazioni fieristiche dei gioielli al mondo. Motivo della protesta, la presenza di alcuni operatori israeliani all'interno di un padiglione. È stato il caos quando il corteo ha cambiato il percorso stabilito dalla Prefettura e si è diretto verso l'ingresso della fiera, forzando i cancelli per entrare e sfondando le barriere. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno risposto con cariche di alleggerimento e l'uso degli idranti; a quel punto, i manifestanti si sono lanciati contro i cordoni delle forze dell'ordine scontrandosi con la polizia. Stop alla guerra in Medio Oriente, Palestina libera erano alcune delle scritte presenti sui cartelli insieme alle accuse di Israele per gli attacchi a Gaza. Almeno cinque manifestanti sono stati denunciati, una decina gli agenti feriti non in modo grave, altri responsabili potrebbero essere individuati dall'esame delle immagini riprese nel corso della manifestazione. Non esiste giustificazione alcuna per le scene di guerriglia che abbiamo visto, ha dichiarato il sindaco della città: "Chi manifesta con la violenza, calpesta il diritto previsto dalla nostra Costituzione di manifestare liberamente le proprie idee". Unanime la condanna da parte del mondo politico; i presidenti di Camera e Senato sono intervenuti stigmatizzando con fermezza gli atti di violenza e di discriminazione. Nel corso della giornata, un altro corteo si è svolto in città organizzato dalle associazioni Pro Palestina di Veneto e Vicenza ma stavolta, non ci sono stati scontri e la manifestazione si è svolta senza tensioni.