È il primo intervento dovuto direttamente alla guerra in Ucraina. Il Governo mette sul tavolo quasi 4 miliardi e mezzo per limitare gli aumenti dei prezzi dell'energia, aumentati a dismisura nelle ultime settimane. Soldi presi senza scostamenti di bilancio ossia senza fare altri debiti, ma finanziati in gran parte dalle aziende che stanno guadagnando di più. Tassiamo parte dei loro extra profitti e li redistribuiamo a famiglie e imprese in difficoltà, ha rivendicato il Premier Draghi in conferenza stampa. Il 10% degli utili realizzati in più nell'ultimo semestre, ha precisato il Ministro dell'Economia Franco. Anzitutto l'atteso taglio delle accise sui carburanti. 25 centesimi in meno al litro alla pompa del distributore fino a fine aprile. Un lasso di tempo volutamente breve perché, ha spiegato il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani, i prezzi dell'energia sui mercati internazionali sono così instabili e fluttuano così velocemente che l'esecutivo vuole monitorarli per poi eventualmente intervenire di nuovo. Viene poi ampliata la platea delle famiglie protette dagli incrementi di bolletta tramite il cosiddetto bonus sociale. Il tetto ISEE viene portato da 8 a 12.000 €, in questo modo le famiglie fatte salve dagli aumenti salgono da 4 a 5,2 milioni. Le imprese potranno rateizzare le bollette di luce e gas per periodi più lunghi, fino a un massimo di 24 mesi. Aiuti anche per le aziende che stanno soffrendo di più l'aumento dei costi. Per il secondo trimestre 2022 chi sta pagando il 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2019 può utilizzare nell'acquisto di energia elettrica e gas un credito d'imposta cedibile solo a banche e intermediari finanziari abilitati. Altre misure specifiche sono destinate poi alle fabbriche più energivore, quelle che per la natura delle lavorazioni consumano più energia.