Il piano nazionale di ripresa e resilienza, è un elemento chiave per i prossimi anni per l'economia italiana. E anche la stessa Presidente Meloni l'ha confermato. E probabilmente lo confermerà, anche nelle prossime ore. Vediamo, però, chi sono i Ministri che hanno in mano i soldi europei che arriveranno da qua al 2026. Matteo Salvini è Ministro delle Infrastrutture, e ovviamente il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Insomma, è quello che apre i cantieri, deve costruire ferrovie. Quindi, ha in mano, gestirà 40 miliardi di euro. Pichetto Fratin, ambiente e sicurezza energetica. Un' altro elemento fondamentale, Forza Italia 35 miliardi. A scendere, l'ex Ministero dello Sviluppo Economico, adesso Imprese Made in Italy. Adolfo Urso 18 miliardi, Giuseppe Valditara Istruzione, ancora Lega 17,5 e Orazio Schillaci Salute 15,5. Manca invece, il sesto Ministero che era quello di Vittorio Colao, innovazione, transizione digitale, perché non è stato assegnato a nessun componente del Governo. Poi andremo a vedere. Vediamo anche la divisione in partiti, e sommando i fondi a disposizione per ciascun Ministro per il gruppo politico di appartenenza, è la Lega sorprendentemente, anche grazie, appunto, ai fondi di Salvini. Raggiunge i 58 miliardi di euro di gestione. Quindi, è il primo partito nella coalizione di Governo per i soldi del PNRR. Forza Italia 49, Tecnici 36 miliardi, Fratelli d'Italia solo 34. Ovviamente la Presidenza del Consiglio, in mano Giorgia Meloni, ha un'importanza strategica, oltre i soldi da spendere. E cosa c'è da fare, però, entro la fine dell'anno? Perché già adesso, ci sono tanti obiettivi da raggiungere. Sono stati raggiunti 21 target, obiettivi del Governo Draghi, ne rimangono 34 su 55. Tante volte sono decreti, regolamenti cose quasi già fatte. Rapidamente sugli ultimi due punti, perché manca il Ministro dell'Innovazione. Allora, chi potrebbe gestire quei fondi. O un Sottosegretario, che però non avrebbe il grado di Ministro, non parteciperebbe al Consiglio dei Ministri, o smistarlo tra i diversi Ministeri. Anche, qua però, con difficoltà un po' di coordinamento, perché insomma la sfida è molto importante, quindi potrebbe andare o all'ex MISE o alla Pubblica Amministrazione. Infine, però, abbiamo un Ministro del PNRR, Raffaele Fitto che amministra per gli affari europei, le politiche di coesione e PNRR. Ma oggi, queste deleghe sono in gran parte in mano Ministero dell'Economia. Che si occupa di comunicare con la Commissione Europea, di fare audit, di coordinare l'attuazione. Staremo a vedere, che competenze avrà in effetti Raffaele Fitto.