Ne parliamo da anni di rinnovabili. Servono per sganciarci dalle fonti fossili. E allora andiamo a vedere come va l'Italia. Sappiamo che negli ultimi anni il ritmo è stato molto lento di installazioni di nuovi impianti rinnovabili. Possiamo dire, guardando questo primo cartello, che nel 2022 potremmo avere una buona notizia, perché solo tra gennaio e agosto, secondo fonti di ENEL e di TERNA, abbiamo superato tutti gli anni precedenti, almeno fino al 2015. 1,7 Giga Watt installati: +154% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ma vediamo questo cancello da un'altra prospettiva ed è questa e vediamo che, evidentemente, la scala cambia molto, perché? Perché sulla colonnina verde abbiamo l'obiettivo. L'obiettivo è dichiarato dal Governo nei piani nazionali di installazione di nuovi impianti rinnovabili: 8 Giga Watt, ne abbiamo fatti 1,7. Certo in poco più di metà anno, ma difficilmente raggiungeremo quell'obiettivo. Potremmo raggiungere, secondo gli esperti, i 4 o i 3 Giga Watt. Cosa dice il Ministero della Transizione Ecologica, quindi l'ex-ministro, insomma, dice che in realtà le cose vanno bene. Nei prossimi mesi, nel 2023, verranno messi in esercizio 9,5 Giga Watt, vedremo, perché mancano anche dei decreti importanti da questo punto di vista e, sottolinea, che quasi 3 attendono il parere di un altro ministero, il Ministero della Cultura, che sappiamo, su questo ci sono state un po' di frizioni. Perché è importante? Oltre ovviamente a raggiungere gli obiettivi climatici, perché possiamo fare a meno di una parte del gas, grazie alle rinnovabili. Secondo Elettricità Futura: 30 miliardi di metri cubi, da qua al 2030 se raggiungessimo quei target. E nel frattempo cosa si può fare? Ovviamente dobbiamo trovare alternative e possiamo farlo col carbone. Questi sono, negli ultimi anni, l'utilizzo del carbone per generare elettricità, vedete nel 2022 arriviamo a 22 Tera Watt-ora, quindi il record dal 2018. Secondo le previsioni pre-guerra dovevamo fermarci a 9 Tera Watt-ora, quindi evidentemente, in questo momento con la carenza di gas, abbiamo detto alle aziende: continuate a bruciare carbone, perché non c'è alternativa.