Somiglia a una manovra finanziaria il nuovo sostegno i-bis il settimo provvedimento per sostenere l'economia flagellata dal Covid dall'inizio dell'epidemia, un decreto ad ampio raggio tanto che Mario Draghi l'ha ribattezzato decreto imprese, lavoro, professioni e la sua consistenza portata ne giustifica il paragone, 40 miliardi di euro soldi in deficit cioè da prendere in prestito, circa 18 miliardi serviranno per aiutare aziende e altre partite iva, cambia la formula, in prima battuta l'indennizzo è calcolato sul calo del fatturato con un eventuale integrazione se per esempio un ristoratore ha dovuto tenere chiuso nei primi mesi del 2021, a fine anno però si potrà chiedere una somma aggiuntiva, se verrà accertato che gli utili che comprendono costi fissi e variabili sono scesi più del fatturato, sono previsti aiuti mirati per alcuni settori economici come quello tessile, dello sport, agevolazioni per le piccole e medie imprese che investono in nuovi macchinari e la proroga delle garanzie pubbliche per avere prestiti. Novità per il bonus vacanze che potrà essere chiesto non solo agli alberghi ma anche alle agenzie di viaggi, diverse le misure sul tavolo per evitare la perdita di posti di lavoro, con la fine del blocco dei licenziamenti, sgravi per le aziende sui contributi pensionistici, se assumono o mantengono il personale, risorse anche per agevolare l'acquisto della prima casa e nel menù c'è un altro rinvio al 30 giugno delle cartelle esattoriali. Verrebbero inoltre sbloccati 800 milioni per l'avvio della nuova compagnia aerea che erediterà Alitalia. Nel menù anche il salvataggio dei comuni a rischio dissesto finanziario, sono 1400 e ci penserebbe lo Stato a prendere sulle sue spalle una parte dei loro debiti.