Non è uno stop, ma ci somiglia. Il Governo francese parla di pausa di riflessione. Sta di fatto che Emmanuel Macron intende meditare sulla Torino-Lione, il progetto ferroviario ad alta velocità che prevede un tunnel da 57 chilometri attraverso le Alpi per collegare Italia e Francia. Una galleria da 8,6 miliardi di euro che rientra nei progetti europei di collegamenti ferroviari e che Bruxelles finanzia al 40%. Un’opera controversa, osteggiata soprattutto dalle comunità locali italiane per l’impatto ambientale che potrebbe avere. Al momento, comunque, per Parigi non si tratta di gettare la spugna ma di riflettere sull’infrastruttura nell’ambito più ampio di una serie di grandi cantieri sui quali la Francia è impegnata. Insomma, il Presidente Macron, in carica da due mesi, sembra intenzionato a rivedere alcuni degli impegni economici presi dai suoi predecessori. Impegni che riguardano da vicino anche gli interessi italiani. In discussione non c’è solo la Torino-Lione, c’è anche la questione dei cantieri navali di Saint- Nazaire. Prima che Macron entrasse all’Eliseo sembrava che non ci fossero problemi al passaggio del colosso nelle mani di Fincantieri, società italiana a controllo pubblico. A Parigi sarebbe rimasto solo il 33% ma poi il successore di Hollande ha rimesso tutto in discussione, deciso a non mollare all’Italia il gigante navale. Adesso si lavorerebbe all’ipotesi di coabitazione. Parigi e Roma si dividerebbero in maniera paritaria le quote degli storici cantieri della Loira. L’intraprendenza di Macron, poi, potrebbe toccare anche il settore della difesa. L’annuncio con Angela Merkel di un progetto per un nuovo aereo da guerra con la Germania potrebbe finire per schiacciare Eurofighter, Consorzio europeo di cui fa parte anche l’Italia attraverso Leonardo Finmeccanica.