Se l'Iran colpirà persone o obiettivi americani la reazione degli Stati Uniti sarà rapida e forse sproporzionata. La minaccia arriva via tweet direttamente da Donald Trump, che avverte il congresso Usa può considerare questi post come una notifica ufficiale. Il livello della tensione in Medio Oriente a seguito dell'uccisione del generale iraniano Soleimani, colpito all'aeroporto di Bagdad da un drone nordamericano per ordine dello stesso presidente Usa, rimane dunque elevatissimo. Un'escalation che non coinvolge solo l'Iran, Trump ha lanciato un avvertimento anche all'Iraq. Se il Paese allontanerà le truppe degli Stati Uniti ha detto ci saranno sanzioni enormi. L'avvertimento di Trump fa seguito a una risoluzione non vincolante, votata ieri dal Parlamento di Bagdad, che chiede l'allontanamento dall'Iraq delle forze armate straniere della coalizione internazionale, a seguito della risoluzione votata dal parlamento, il primo ministro iracheno, Adil Abdul-Mahdi, ha fatto sapere che funzionari governativi stanno preparando un memorandum per stabilire i passi legali e procedurali necessari a espellere i soldati della missione internazionale a guida Usa, partita nel 2014, su richiesta del governo di Baghdad in funzione anti Isis. Al momento in Iraq ci sono oltre 5000 militari americani più forze di altri paesi che partecipano alla coalizione. L'Iraq Inoltre ha presentato una denuncia all'ONU contro gli attacchi nordamericani. Intanto continuano i lanci di razzi sulla Green Zone, l'area di Bagdad dove si trovano gli uffici governativi e le ambasciate straniere, compresa quella americana, che ieri hanno causato il ferimento di almeno 5 civili. Si tratta del secondo attacco di questo genere in 24 ore.