Il nuovo calendario di consegna annunciato da AstraZeneca non è accettabile dice la commissaria alla salute Kyriakides dopo una riunione con i rappresentanti dell'azienda da cui, spiega, non sono arrivate risposte soddisfacenti. Ma l'Unione europea ha investito in anticipo in questa produzione, aggiunge la commissaria, e ora è pronta a tutte le azioni necessarie per proteggere i suoi cittadini. Una presa di posizione durissima quella di Bruxelles esplicitata anche dalla Presidente von der Leyen in una telefonata al numero 1 di AstraZeneca, dopo che l'azienda anglosvedese, oramai a un passo dal via libera dell'EMa al suo vaccino, ha annunciato solo venerdì scorso un taglio del 60% delle forniture nel primo trimestre, il sospetto è che non ci siano criticità di produzione, ma che AstraZeneca stia invece rifornendo paesi arrivati all'ultimo momento ma disposti a pagare di più, per questo ora la commissione vuole che tutte le aziende produttrici di vaccini d'ora in poi comunichino in anticipo l'esportazione di dosi verso paesi terzi e da Bruxelles anche il ministro Di Maio parla di ritardi inaccettabili. Abbaimo chiesto alla commissione europea di agire per tempo con tutta la forza per riuscire a far rispettare questi impegni e ci auguriamo che il 2021, entro ottobre, l'Italia possa arrivare all'immunità di gregge grazie al nostro piano vaccinale. Intanto preoccupano le nuove e più contagiose varianti del virus. La commissione ha presentato una serie di linee guida per scoraggiare tutti i viaggi non essenziali al di fuori dell'Unione europea e da o verso le aree più a rischio che ora saranno definite rosso scuro, per l'Italia ci sono Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Bolzano. In questi casi saranno previsti nuovi obblighi di test e quarantene, ma i governatori delle 3 regioni italiane interessate non ci stanno e accusano il metodo di valutazione di penalizzare proprio le zone dove si fa il maggior numero di tamponi.