Sarà in Sardegna per l'udienza Carles Puigdemont il 4 ottobre, quando si deciderà sulla sua estradizione. Intanto dalle pagine del quotidiano La Stampa torna ad accusare la Spagna e il Premier Pedro Sanchez di spionaggio politico di cui avrebbe le prove, dice. Non si aspettava di essere arrestato in Italia anche se ammette, c'è sempre un rischio. Il mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale supremo di Madrid è ancora in vigore, ma la giustizia belga è stata chiara, ricorda il leader catalano in riferimento alla sentenza che sospende la ricetta spagnola. "Sono abituato a queste persecuzioni" commenta "ma continuo a combattere contro uno Stato che prova e proverà ancora a fare di tutto perché io non possa parlare o viaggiare." Intanto Pablo Llerena, magistrato del Tribunale Supremo spagnolo, ha scritto alla Corte d'Appello di Sassari sostenendo che l'ordine di cattura nei confronti dell'eurodeputato indipendentista è attivo e chiede che si inizi il processo per consegnarlo alla Spagna così da poter essere processato per sedizione e malversazione dei fondi pubblici. La vicenda Puigdemont arriva mentre il Governo spagnolo sta negoziando con il Governo catalano dopo aver concesso l'indulto ai leader indipendentisti in carcere. Una decisione questa che non colma le distanze per Puigdemont, che dal Belgio dove si trova dal 2017 ritiene più utile l'amnistia.