Dalle case all'industria passando per il modo in cui ci spostiamo da una parte all'altra. Sono tutti i campi in cui si può usare meno energia e sfruttare quelle in eccesso. Ed è proprio raddoppiando gli sforzi per l'efficienza ogni anno che si potrebbe rinunciare a quasi 30 milioni di barili di petrolio al giorno, cioè il triplo della produzione giornaliera della Russia, è un quantitativo di gas naturale quattro volte superiore a quello che l'Unione europea ha importato dalla Russia nel 2021, cioè prima dell'invasione dell'Ucraina ed è la più grande crisi energetica degli ultimi 50 anni. A dirlo è un nuovo studio dell'Agenzia internazionale dell'energia, l'organizzazione più autorevole per quanto riguarda il coordinamento delle politiche energetiche dei Paesi membri. Lo studio viene presentato qui a Sønderborg, nel sud della Danimarca, in occasione della settima conferenza internazionale sull'efficienza energetica un appuntamento che vede riuniti i 25 ministri da tutto il mondo, amministratori delegati ed esperti del settore. L'efficienza, oltre ad abbassare i costi per i consumatori, può portare nei prossimi 10 anni alla creazione di 10 milioni di nuovi posti di lavoro e soprattutto aiuta a mettersi nella giusta traiettoria per arrivare allo scenario più importante, quello delle emissioni nette zero di anidride carbonica.