Vuole attesa per le Id el Fitr che segna la fine del Ramadan e soprattutto per gli otto giorni di ferie concessi dal governo con una tempistica, una generosità quanto meno sospette, ma per le strade di Istanbul non si vedono manifestazioni di alcun genere. Anzi, a passeggiare per Istiklal e piazza Taksim si potrebbe pensare che tutto si stia svolgendo come sempre. Non è così e basta poco per scoprirlo. I controlli della polizia sono continui, pressanti, prendono di mira soprattutto i giornalisti e su un gruppo dal via libera ne arriva subito un altro e chiede ulteriori approfondimenti. No, qui non si può riprendere. No, qui non è area di competenza di quel dipartimento, no il passi non vale per tutte le zone della città. E questo è il segno che no, le cose non vanno come al solito perché le transenne sono dispiegate lungo la piazza per impedire manifestazioni, soprattutto perché le notizie che giungono sono di continue retate nei confronti dei sospetti manifestanti, con arresti di circa 2000 persone. Arresti indiscriminati e incostituzionali, come denuncia Ibrahim Kabolu, Presidente dell'Ordine degli avvocati di Istanbul. Le sue parole, anche se pronunciate con tono pacato, sono durissime e puntano il dito contro il governo. Fa parte del collegio dei difensori di Imamoglu ed è stato il primo legale a incontrarlo. "La sera in cui è stato arrestato, ci siamo visti nella questura di Istanbul e il suo morale era molto alto. Si sentiva addirittura rafforzato, ma è indubbio che il trattamento che ha ricevuto nei giorni successivi era illegale e ingiusto e anche se lo ha logorato, non penso si sia perso d'animo." Ci lascia con la sua calma determinazione. Sono giorni difficili, ma un momento storico per la democrazia turca. Sono però anche ore convulse. Il suo collega Mehmet Pelevan, principale legale del sindaco è stato arrestato, verrà rilasciato qualche ora dopo, anche se le accuse nei suoi confronti non sono state ancora del tutto chiarite. Riciclaggio, ma la replica degli avvocati è netta, è tutto fittizio. Ma a fronte di questa buona notizia c'è un'altra di segno decisamente opposto, l'arresto di un giornalista svedese, Joachim Medin, è stato arrestato, ma di lui non si hanno più notizie da almeno 24 ore. .