Sono le prime immagini straordinarie dell'impatto, tra la sonda Dart e l'asteroide Dimorphos, avvenuto poche ore fa a 13 milioni di chilometri dalla Terra. Sono opera di uno straordinario fotoreporter cosmico, il mini satellite italiano LICIACube, a distanza di qualche ora dal impatto sono arrivati sul nostro pianeta a documentare che la traiettoria prevista per la sonda della missione della NASA era corretta. Che il sistema di puntamento ha lavorato come doveva, Dart è la prima storica missione spaziale dell'umanità, intesa come il test di difesa del nostro pianeta per eventuali collisioni con corpi celesti. A documentare l'evento c'era LICIACube, un mini satellite grande come una scatola da scarpe, protagonista della prima missione tutta italiana nello spazio profondo; gestita e coordinata dall'ASI Agenzia Spaziale Italiana. A renderla possibile il mini satellite realizzato dall'azienda Argotec di Torino. "E li è stata una grandissima emozione abbiamo capito che l'avevamo, ce l'avevamo fatta e non è assolutamente scontato, ripeto perché la differenza fra il nostro satellite, lo diceva anche prima il capo della missione scientifica NASA, e il loro satellite innanzitutto sono le dimissioni. Il nostro pesa 14 chilogrammi , il loro 400 pesava , visto che si è schiantato volutamente, pesava 450 kilogrammi con un'ottica completamente diversa e quindi anche con una risoluzione completamente diversa." Prima dell'impatto della sonda Dart con l'asteroide, il fotoreporter spaziale si è staccato dalla sonda e ha scattato queste foto straordinarie. "E' un momento per le attività spaziali mondiali, ma in particolare italiane, veramente d'oro. Stiamo investendo sempre più risorse in tutti i settori applicativi dello spazio e i ritorni si vedono, si vedono in termini di attività industriali, si vedono in termini di risultati scientifici e si vedono in termini, soprattutto, di dialogo internazionale.".