Aperti e disponibili al negoziato, spaventati dagli effetti sull'economia e sui mercati globali, ma in procinto di dare una prima risposta proporzionata ai dazi americani. Questa la disposizione attuale degli europei e dell'Unione. Tutti sono d'accordo sulla necessità di negoziare con gli Stati Uniti, ma intanto una prima risposta ai dazi imposti a marzo su acciaio e alluminio arriverà tra aprile e maggio. La lista dei prodotti sottoposti a dazi è stata stilata dalla Commissione, i tempi li ha spiegati il Commissario al Commercio Sefcovic. "Il voto è fissato per il 09 aprile, con la lista finale adottata il 15 di aprile. Poi i dazi sui prodotti subentreranno quel giorno per la prima serie di misure e il 15 maggio per i punti restanti". Nel frattempo l'Europa spera che Trump cambi idea sui dazi imposti il 2 aprile, altrimenti prenderà in considerazione di colpire le aziende americane, non solo con contro-dazi, ma eventualmente con altri strumenti come tasse indirette, normative, limitazioni per i giganti del web. La presidente della Commissione Europea, però, sottolineando come la priorità sia il negoziato, ha anche svelato una proposta fatta dall'Europa e per ora rifiutata da Washington. "Abbiamo offerto tariffe zero per i beni industriali, come abbiamo già fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon accordo. Quindi la proposta rimane sul tavolo". Per evitare una guerra commerciale, insomma, sembra che l'Europa sia disposta anche ad aprire completamente i mercati reciproci ai prodotti industriali. Ma come hanno spiegato diversi ministri, per poter ballare il tango bisogna essere in due, e per ora sembra che Washington non abbia accolto l'invito di Bruxelles. .