Il fermento è nelle strade, è nelle aule della politica dove restano poche ore per presentare la lista dei candidati alle elezioni legislative, volute da Emmanuel Macron. Le liste si chiudono alle 18, le urne si aprono il 30 giugno. Il grande cambiamento in Francia è l'avanzata di Rassemblement National, di Marine Le Pen, accanto il giovane leader Jordan Bardella. Allarmate dall' exploit dell'estrema destra nelle elezioni europee almeno 250mila persone hanno manifestato in Francia. Tra gli organizzatori della protesta il nuovo Fronte Popolare, alleanza di sinistra che ha deciso di candidare l'ex presidente francese Francois Hollande. Secondo un recente sondaggio, pubblicato su La Tribune, un francese su tre è favorevole alla vittoria del Rassemblement che, per voce di Marie Le Pen, si annuncia favorevole ad una coabitazione con Macron di cui, nel caso di vittoria, non chiederà le dimissioni. A preoccupare la sinistra francese e i suoi sostenitori la possibilità di un'alleanza tra Le Pen e i repubblicani. A sostenere l'idea, nei giorni scorsi, Eric Ciotti perciò espulso dal partito e poi riammesso dal tribunale. L'iniziativa non sembra aver però coinvolto i candidati nazionali. Al centro, dopo la disfatta alle europee, il partito di Macron con il Premier Gabrielle Attal ha lanciato il nuovo programma, promettendo più potere di acquisto, diminuzione delle bollette elettriche, bonus dalle aziende ai dipendenti. L'allarme contro l'avanzata della destra estrema arriva anche da molti dei calciatori della nazionale di calcio francese giudicata spesso troppo multietnica dal partito di Le Pen. Andate a votare è il messaggio al Paese. Tra i campioni molti sono immigrati cresciuti nelle banlieue chiedono di votare per procura dal ritiro agli europei dove, seppure considerati non abbastanza francesi dai patrioti del Rassemblement, sono tra i favoriti.