Gli Ambasciatori di dieci Paesi - Stati Uniti, Germania, Francia, Canada, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Finlandia e Nuova Zelanda - sono stati convocati dal Ministro degli Esteri turco per martedì 19 ottobre. Ankara ritiene irresponsabile la dichiarazione fatta da alcuni diplomatici occidentali che hanno chiesto il rilascio urgente del filantropo Osman Kavala oppositore del Presidente turco Erdogan. La notizia del richiamo dei diplomatici è stata diffusa direttamente dal Presidente che ha fatto una dura presa di posizione. "Questi dieci Ambasciatori sono persone non grate", ha detto il leader di Ankara, definendo "impudente" l'atteggiamento degli Ambasciatori cui ha rivolto poi un avvertimento: "Impareranno a conoscere e capire la Turchia o dovranno andarsene". Una decisione condannata dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che su Twitter ha parlato di "segno della deriva autoritaria del Governo turco". A scatenare l'ira del Presidente turco era stata la richiesta, da parte dei dieci rappresentanti di Stato, di una soluzione giusta e rapida del caso Kavala. Osman Kavala è in carcere da novembre 2017, accusato di spionaggio e di aver partecipato alle manifestazioni antigovernative del 2013 al Gezi Park di Istanbul. L'uomo d'affari ha sempre respinto ogni addebito. Assolto in primo grado è stato poi condannato in secondo. La prossima udienza si terrà il 26 novembre.