Eruzione Tonga, 6.000 barili petrolio in mare in Perù

21 gen 2022
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6000 barili di petrolio dispersi durante il trasferimento da una nave alla raffineria La Pampilla da parte della compagnia spagnola Repsol. Compagnia che in prima battuta aveva denunciato la perdita di meno di un barile. Siamo in Perù, tutto sarebbe accaduto il 15 gennaio durante lo tsunami provocato dall'eruzione del vulcano Tonga, nell'oceano Pacifico. E la scelta della compagnia di minimizzare l'incidente avrebbe impedito l'attivazione del protocollo che avrebbe potuto contenere la marea nera che ora, denuncia di organismo di valutazione e controllo ambientale, minaccia almeno una ventina di spiagge della zona de El Callao. Intanto nelle isole colpite dall'eruzione del vulcano e dal conseguente tsunami, dopo quasi una settimana di isolamento, iniziano ad arrivare gli aiuti grazie ai primi aerei e navi militari australiane e neozelandesi. Secondo l'ONU più del 80% della popolazione dell'arcipelago è stato colpito dalla peggiore eruzione vulcanica mai avvenuta sull'intero pianeta, con una potenza 500 volte superiore alla bomba di Hiroshima e con un'esplosione che è stata sentita fino in Alaska, che dista 9000 km. Le onde e la cenere hanno travolto e sommerso isole, case, persone. Tra loro anche Lisala Folau, falegname con problemi di deambulazione. Ha resistito 27 ore in acqua, prima su un albero poi aggrappato ad un tronco. Lisala è quasi un eroe in patria, ora lo chiamano "Acquaman".

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