Sono i primi russi evacuati dall'area di Kursk, la regione sotto attacco ucraino ad arrivare nelle città meridionali della Russia, lontano dai combattimenti. Per lo più fragili messi in salvo dall'inaspettato fronte d'attacco di Kiev al territorio russo. Le città intorno al fiume Sejm, restano bersaglio dell'offensiva di Kiev nella regione di Kursk, dopo quello dei giorni scorsi un secondo ponte è stato colpito e distrutto dall'esercito ucraino che sta cercando di isolare la regione. Il piano militare di Kiev è la creazione di una zona cuscinetto in territorio russo dichiarato, anche in un messaggio notturno, dal Presidente Zelensky dovrebbe servire in una eventuale trattativa per la fine della guerra. Trattativa che Mosca esclude tassativamente al momento. Le reazioni militari russe restano centrate sui territori del Donbass in cui l'esercito rivendica la conquista di altre città. Kiev conferma di aver respinto anche nelle ultime ore notturne una pioggia di droni e poi mette in guardia sulla situazione della sicurezza energetica nel paese e della centrale nucleare di Zaporizhia. Mosca dunque sta minacciando il mondo con una catastrofe nucleare dice Zelensky dopo gli allarmi della AIEA.