"È imperativo che il principe ereditario, che ha ordinato l'omicidio di una persona innocente sia punito immediatamente", é la richiesta di Hatice Cengiz fidanzata del giornalista attivista Jamal Khashoggi, barbaramente ucciso nel consolato dell'Arabia Saudita a Istanbul nel 2018. La palla con il principe ereditario Saudita Mohammed bin Salman, dopo la diffusione del rapporto Cia che supera le condanne al processo di Riad e gli esecutori materiali dell'omicidio addebitato ai servizi segreti deviati e dimostra, l'impossibilità per Mohammed bin Salman d'essere all'oscuro del barbaro omicidio. Ma a ben vedere, neppure l'amministrazione Biden, sembra intenzionata a sanzionare direttamente il principe piuttosto a ribadire il cambio di passo, con tolleranza zero per chi viola i diritti umani. Attese deposizioni di Baiden, dopo la diffusione del rapporto. Ma intanto la portavoce, Jen Saki indica la via, no a sanzioni dirette ma a pressing su altri settori, come lo stop ai rifornimenti militari statunitensi per la campagna Saudita nello Yemen. Riad respinge le accuse sul principe riformatore anche i paesi del Golfo fanno quadrato intorno alla monarchia, soggetto forte dell'area è indicato, portavoce per la coalizione d'Occidente, la pandemia del covid 19 ha certo allontanato dagli occhi dell'opinione pubblica internazionale le ferite del medio Oriente, ma non per questo sono guarite, tornano emergenti ii dossier Siria, Libano e l'egemonia iraniana le influenze israeliane sull'area, ultime in ordine di tempo, le schermaglie uno scontro in mare, dove l'Iran smentisce di aver colpito la nave israeliana nel Golfo dall'Oman e il bombardamento di Israele sulle postazioni iraniane in Siria.