Nuovi raid aerei di Israele si sono avuti su Gaza nelle ultime ore in risposta al lancio di tre razzi compiuto nella giornata di venerdì da Hamas, che controlla la Striscia e che ha chiamato i palestinesi all’intifada dopo la decisione presa dall’Amministrazione americana di spostare la sede diplomatica da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendola così come capitale di Israele. Due miliziani sono rimasti uccisi. Secondo fonti militari israeliane, l’aviazione ha preso di mira un deposito e due siti di fabbricazione di armi, oltre a un compound militare. Due palestinesi sono rimasti uccisi nei violenti scontri del cosiddetto “venerdì della rabbia” che non ha infiammato solo Gerusalemme, la Striscia di Gaza e i territori occupati, specie Nablus, Hebron e Betlemme, ma anche buona parte del mondo arabo e musulmano. Parecchie decine i feriti. La scelta operata dal Presidente americano Donald Trump ha suscitato forti perplessità anche tra gli alleati ed è stata condannata all’ONU, dove si è tenuto un Consiglio di sicurezza straordinario. Gli ambasciatori di Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Svezia hanno avvertito che la decisione americana non è in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza e non è di aiuto alla prospettiva per la pace nella regione. Israele considera da sempre Gerusalemme la propria capitale, mentre i palestinesi rivendicano la parte est come capitale di un futuro Stato indipendente. La maggior parte dei Paesi esteri ritiene territorio occupato Gerusalemme est, parte che include anche la città vecchia, cuore delle tre religioni monoteiste. Con un tweet, Trump si è vantato di aver fatto ciò che nessuno dei suoi predecessori aveva osato fare, mantenendo così una sua promessa elettorale.