Avvelenamento lento, a piccole dosi letali. È un'ipotesi che il giornale britannico Guardian lancia a proposito delle condizioni di salute di Aleksej Navalny, sempre peggiori. Il blogger, principale oppositore di Vladimir Putin, detenuto nel carcere di Melechkovo dove sta scontando una pena di 18 anni per reati di opinione, lamenta dolori all'addome e ha perso almeno 8 Kg nelle ultime due settimane. Le ultime notizie sulla sua salute sono state diramate da un suo stretto collaboratore, mentre la sua Portavoce: Kira Yarmysh pur dicendosi atterrita e nonostante punti il dito contro il Cremlino, per restrizione cui è sottoposto Navalny, si dimostra più cauta. Navalny comunica con il mondo esterno attraverso i suoi avvocati le preoccupazioni per la salute hanno portato una rara petizione all'inizio di quest'anno da parte di un gruppo di legislatori e medici russi, che hanno usato i loro nomi completi per chiedere che riceva cure mediche migliori. Nel frattempo diventa un caso diplomatico sempre più intricato la detenzione del giornalista americano del Wall Street Journal Ivan Gershkovich, accusato di spionaggio. Un possibile scambio di prigionieri però potrà essere valutato solo dopo il verdetto del tribunale, questa la posizione russa, ma non ci sono segnali incoraggianti. L'Ambasciatore di Mosca negli Stati Uniti ha ventilato l'ipotesi di una riduzione del numero di giornalisti americani nella Federazione. "Gli americani ci hanno minacciato di ritorsioni se non rilasciamo Gershkovich nel prossimo futuro, vedremo come si comporteranno" ha ribadito l'Ambasciatore. Sul campo invece è sempre più complicata per gli Ucraini la situazione a Bakhmut nel Donbass, le forze di Kiev, secondo i rapporti dei servizi britannici stanno affrontando problemi significativi con il rifornimento e si stanno sistematicamente ritirando dalle posizioni che occupavano in precedenza.