Una visita nella prossima primavera del leader cinese e una maggiore cooperazione militare tra i due Paesi. Anche nelle fasi preliminari, quelle pubbliche, dell'incontro tra Xi Jinping e Vladimir Putin, il leader russo ha chiarito quali sono i punti chiave, e a parte l'invito di cortesia che però non è solo questo, ma un'occasione per stringere le relazioni commerciali, lo snodo maggiore è la cooperazione militare tra Cina e Russia. É vero i due Paesi hanno tenuto manovre militari congiunte, i due eserciti hanno relazioni stabili, "Condividiamo una visione comune", ha proseguito il Presidente russo, descrivendo un sodalizio forte che si dispiega nei vari contesti internazionali, dall'Onu ai Brics. Ma il punto è che al Presidente russo serve più di un'amicizia politica, serve un'alleanza e su questo punto Xi per ora si è dimostrato freddo. C'è da dire che le misure anti Covid dei Paesi occidentali sono state accolte con sdegno da Pechino e che mai come ora la bilancia commerciale tra Cina e Russia è stata più florida, però le perplessità sono tante la diplomazia di Pechino è tradizionalmente cauta. Intanto il conflitto in Ucraina prosegue con la metodica costruzione delle infrastrutture elettriche, sono 48 ore che il Paese è sottoposto a una valanga di fuoco che sta devastando ogni impianto. Il Presidente Zelensky ha denunciato che la maggior parte delle regioni, dalla notte scorsa, è praticamente in blackout, ha definito la situazione particolarmente difficile anche a Kiev, Odessa e Kherson e perfino a Leopoli, vicino al confine occidentale con la Polonia. Le forze ucraine hanno dichiarato di avere abbattuto tutti i droni russi, hanno sottolineato come la Russia stia dando fondo alle sue riserve di missili. La pioggia però prosegue e l'Ucraina ha come unico alleato il riscaldamento globale che ha concesso un inverno più mite del solito.