Il compito dell'attuale campagna è di riconquistare i territori ora occupati dagli ucraini e alle domande della stampa il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha spiegato che si tratta del Donetsk, quella parte che le truppe di Kiev hanno riconquistato a inizio autunno, cioè il Donbass, dove infatti furono i principali scontri. Mosca però non vuole sempre ragione vuole sembrare irragionevole, quando è stato chiesto cosa ne pensava della dichiarazione di Zelensky secondo cui il conflitto si concluderà nel 2023, Peskov ha risposto: "potrebbe chiudersi domani, se Kiev lo volesse". Insomma, la solita retorica russa che, pur avendo invaso il Paese, continua a ripetere la versione secondo cui la colpa sarebbe di Kiev e dell'Occidente che la sostiene e la aizza contro la Grande Madre. Non a caso, a rinforzare le insinuazioni, anche la portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, è tornata a parlare del sabotaggio dell'oleodotto NordStream. Svezia e Danimarca non collaborano nelle indagini, ha detto, forse perché emergerebbero i veri responsabili dell'attacco. Ora, è vero che la dinamica dell’accaduto è davvero misteriosa, ma certo la Russia non può difendere la bandiera dell’imparzialità. Si tratta, quest’ultimo, di un uno due di dichiarazioni che non possono non essere interpretate come una strategia precisa, che fa da contraltare alle parole del Presidente Putin che, non più tardi di qualche ora prima, aveva evocato addirittura l’incubo nucleare. Salvo poi chiarire che no, “non siamo pazzi, siamo consapevoli di che tipo di armi abbiamo”. Le atomiche sarebbero impiegate solo come armi di difesa. Intanto, l’Europa risponde varando un nono pacchetto di sanzioni alla Russia. "L'UE propone di vietare le esportazioni dirette di motori per droni in Russia e l'esportazione verso Paesi terzi, come l'Iran, che potrebbero fornire droni alla Russia". Ha spiegato Ursula Von Der Leyen. L'esercito russo intanto ha lanciato più di mille missili e razzi negli ultimi otto raid contro le strutture energetiche ucraine. "Questi attacchi, accusa la società elettrica nazionale ucraina, rappresentano il più grande colpo alla rete elettrica che l'umanità abbia mai visto".