I negoziati di Ferragosto per il cessate il fuoco si terranno a Doha in Qatar, nonostante l'assenza confermata di Hamas che insiste per l'implementazione dell'ultima proposta per terminare le ostilità presentata il 2 luglio, piuttosto che iniziare nuove trattative. Il Qatar rassicura gli Stati Uniti promettendo una comunicazione in diretta con il gruppo palestinese, forti anche della presenza del leader dei negoziatori palestinesi Khalil al-Hayya, residente in pianta stabile nello stato qaterino. Israele manderà il capo del Mossad Barnea, il numero uno dei servizi di intelligence interni Bar e il generale Allon, accompagnati da Ophir Falk, descritto da molti come gli occhi e le orecchie di Benjamin Netanyahu. Una scelta forse anche dettata dai dissidi interni che deve navigare il primo ministro, diviso tra il ministro della difesa Gallant e l'establishment militare, sempre più propensi per un cessate il fuoco, e la destra di governo rappresentato dai ministri Ben-Gvir e Smotrich contrari ai compromessi salvo una vittoria totale. Smotrich che ha fatto approvare un nuovo insediamento israeliano nella Cisgiordania occupata, tra Gerusalemme e Betlemme, che sorgerà sulla terra del villaggio palestinese Battir, con un discorso incendiario: continuerò a combattere contro la creazione di uno Stato palestinese con fatti sul campo, questa è la mia missione di vita. Gli Emirati Arabi fanno sapere che parteciperanno ad un eventuale operazioni di peacekeeping solo se l'autorità palestinese ritornerà a governare la Striscia di Gaza. E il presidente dell'autorità palestinese vola prima Mosca e poi in Turchia, due Paesi che nonostante non facciano parte degli Stati mediatori stanno giocando un ruolo chiave nel creare le condizioni per un possibile governo di unità nazionale palestinese, per un possibile futuro Stato palestinese. Prospettiva tutt'altro che assicurata al momento. La posta in gioco per la regione mediorientale è alta. l'Iran segue attentamente i negoziati e potrebbe evitare il temuto attacco contro lo Stato ebraico se dovessero andare a buon fine. Incerta invece la posizione di Hezbollah che ha lanciato oltre 20 razzi contro Israele, alla vigilia dei negoziati. L'inviato speciale americano per il Libano Hochstein, vola a Beirut ed incontra lo speaker del parlamento libanese, esponente del partito sciita, nel tentativo di guadagnare tempo e di infondere ottimismo per l'appuntamento diplomatico di Ferragosto. Ma la popolazione di Gaza ha bisogno di più del semplice ottimismo. L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver colpito 40 target militari durante la giornata, principalmente nell'area di Khan Younis. Oltre 30 le vittime secondo le autorità locali, inclusa una coppia e i loro cinque figli. A Washington, intanto, il Congresso americano approva le vendite di armamenti militari ad Israele per 20 miliardi di dollari.