Un'altra giornata di paura e di attacchi in Ucraina. I russi avanzano nel sud del Paese mentre colpiscono, soprattutto nelle regioni orientali. Città martoriata dai bombardamenti russi è Kharkiv, nel nord-est. Qui la notte scorsa sono atterrati i Parà di Mosca. Un missile russo ha colpito, nella prima mattinata, un edificio della Polizia e l'Università non si ha certezza del numero delle vittime. Situazione drammatica a Mariupol, le forze separatiste filorusse hanno circondato la strategica città portuale, dove vivono a mezzo milione di persone. La sua conquista permetterebbe di creare un ponte di terra tra la Crimea e il Dombass. Il Sindaco ha descritto una situazione disperata; ci attaccano con ogni mezzo: artiglieria, aerei, missili e razzi. E' impossibile evacuare i civili e soccorrere i feriti per strada, manca anche l'acqua, le vittime sarebbero centinaia. Notizie contraddittorie dalla città portuale meridionale di Kherson, vicino alla Crimea. Mosca sostiene di averla conquistata, ma il Sindaco afferma siamo ancora ucraini, siamo saldi. La giornata è stata segnata da violenti combattimenti nelle strade soprattutto intorno al porto e alla stazione ferroviaria. Potrebbe essere invece capitolata Konotop, nel nord del paese, arrendetevi o vi radiamo al suolo con l'artiglieria. Questo l'ultimatum lanciato dalle truppe russe alla città. Lo ha comunicato il Sindaco in accorato discorso fatto in piazza ai concittadini. Il Governo di Kiev chiede l'istituzione di un corridoio umanitario; ma non smette di esortare, rincuorare, la popolazione decantando il coraggio dei volontari, le vittorie e i successi dell'Esercito e promette l'Ucraina avrà abbastanza armi per colpire il nemico, le armi promesse dagli alleati occidentali sono in arrivo. Intanto la Capitale resiste nella sua battaglia quotidiana.