Nel giorno in cui Volodymyr Zelensky è a Roma, Donald Trump annuncia che un incontro tra lui e il Presidente russo, Vladimir Putin, è in via di definizione. Putin vuole vedersi lo ha anche pubblicamente, dobbiamo mettere fine a questa guerra che è un pasticcio sanguinoso. Il Cremlino risponde facendo sapere che ci potrebbero essere progressi subito dopo il giuramento di Trump, il 20 gennaio. Intanto il Financial Times rivela che i membri del team di Trump avrebbero modificato la tempistica per la risoluzione della guerra da 24 ore a diversi mesi, lasciando quindi intendere che la sua amministrazione non abbandonerà immediatamente il sostegno a Kiev. Anche perché gli aiuti americani sono necessari per rafforzare la posizione dell'Ucraina nei negoziati di pace che rimangono irraggiungibili finché la Russia continuerà a conquistare territorio ad est. Intanto, dopo avere incassato altri 2 miliardi di aiuti nell'incontro di Ramstein, Il Presidente Zelensky è arrivato a Roma per un bilaterale con Giorgia Meloni, ringraziata per incrollabile sostegno dell'Italia alla causa Ucraina. Nell'incontro si è parlato del rafforzamento della sicurezza e della preparazione della conferenza per la ripresa dell'Ucraina che si terrà quest'anno a Roma nel mese di luglio. Oltre a Meloni Zelensky ha incontrato anche il Presidente Mattarella. Con i leader italiani, ha ribadito il suo impegno per una pace giusta, che per Kiev, da quasi 3 anni, significa non capitolare, non arrendersi all'invasione russa.