Human Rights Watch: in Venezuela grave emergenza migranti

12 set 2024
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Sfollati, profughi, ma soprattutto rifugiati politici. Sono già oltre sette milioni i venezuelani che nel 2024 hanno lasciato il Paese in cerca di un futuro migliore. In quella che Human Rights Watch ha chiamato una delle crisi migratorie più grandi del mondo. Un esodo guidato dalla povertà, ma aggravato dal quadro politico. La contestata vittoria del Presidente Nicolas Maduro lo scorso luglio, la fuga del leader dell'opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia e le persecuzioni sistemiche da parte del governo contro i dissidenti politici e manifestanti scesi in piazza per contestare il risultato elettorale avrebbero, secondo l'ONG, costretto migliaia di famiglie a fare i bagagli. Lasciare il Venezuela diventa così l'unica scelta possibile, anche a costo di affrontare la tratta che passa attraverso il Darien Gap, il buco di Darien, confine naturale che separa Colombia e Panama, tra i percorsi migratori più pericolosi al mondo. Qui nei 105 km di giungla fitta da percorrere a piedi in direzione degli Stati Uniti, le persone migranti sono spesso vittime di abusi e violenze sessuali, centinaia trovano la morte sfiancate dal tragitto. Una tendenza destinata a continuare, secondo Human Rights Watch, tanto più ora che il modello di repressione in Venezuela è passato da un approccio su larga scala a uno più selettivo e individuale, ma che nonostante tutto non sembra avere ancora spento l'impegno politico dei venezuelani.

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