Una terra già poverissima colpita da un ciclone che l'ha devastata. Ecco come si presenta Mayotte, questo piccolo arcipelago francese perla di bellezze naturali situato nell'Oceano Indiano, dopo il passaggio della tempesta tropicale che si è abbattuta su strade e baraccopoli. Alberi spezzati, automobili schiacciate, tetti divelti, popolazioni in fuga. Immagini che raccontano un dramma che ha sconvolto questi abitanti: i soccorritori sono al lavoro senza sosta per cercare di salvare chi è ancora rimasto sotto le macerie. La situazione però sembra complicarsi con il passare delle ore: mancano elettricità e acqua corrente. L'aeroporto che serve l'arcipelago è stato in parte danneggiato e a peggiorare la situazione sono anche le strutture degli ospedali della zona che sono stati lesionati. I dati sul numero delle vittime non sono certi: il prefetto locale ha parlato di diverse centinaia, forse anche migliaia di morti. Difficile fare bilanci ora. Sul territorio vivrebbero decine di migliaia di irregolari, soprattutto migranti, spesso in condizioni precarie data la situazione economica che vedrebbe oltre il 77% degli abitanti sotto la soglia di povertà. Bruno Retailleau, il Ministro dell'Interno francese uscente, è arrivato a Mayotte per confrontarsi con gli operatori d'emergenza sul bilancio delle vittime e su quello che sta accadendo ormai da sabato in questi territori. I bisogni sono immensi secondo la Croce Rossa francese. Un disastro che ora è sotto i riflettori internazionali.