Sopra le strade dello shopping londinese gli angeli dalle lunghe code, pronti ad illuminarsi il tramonto, restano l'ultima traccia di un Natale che non ci sarà. Gli autobus girano vuoti per le strade del centro, in una giornata inondata di sole. Una beffa nella beffa per milioni di Inglesi che dal loro primo ministro hanno saputo di essere ora piombati in un lockdown durissimo. Solo giovedì scorso, Boris Johnson aveva detto che sarebbe stato inumano non permettere allentamento alle restrizioni nei giorni delle festività. Sabato la clamorosa retromarcia. La variante del covid-19 che si sta diffondendo con inquietante rapidità nel sud est del Paese, si stima che sia del 70% più contagiosa delle altre varianti. L'OMS è stata allertata e monitora la situazione. Olanda, Belgio e Italia hanno già interrotto i collegamenti aerei, ma anche la Scozia ha intensificato i controlli al confine con l'Inghilterra. Dalla zona livello quattro non si entra e non si esce. Per il sindaco della capitale Sadiq Khan, è il peggior Natale per Londra dalla seconda guerra mondiale. Fuori dai supermercati, le code che in Italia ci eravamo abituati a vedere nei momenti più duri della pandemia. Così come le immagini della corsa agli ultimi treni per lasciare la città, hanno l'amaro sapore del deja-vu. Per quanto l'opinione pubblica, secondo un sondaggio di YouGov, ritenga il 61% che il governo abbia gestito male la situazione, al 74% condivide la scelta di istituire un livello quattro. Ci prova il ministro della salute Matt Hancock a dare speranza ai Britannici: entro la fine della settimana saranno già mezzo milione le persone che avranno ricevuto la prima dose di vaccino. Oltre 40 i siti individuati in tutto il Regno per la vaccinazione di massa, nella speranza che la Pasqua sia il nuovo Natale.