Nuovi roghi divampano in California. Nelle ultime ore, un incendio è scoppiato sulle colline e sulle montagne a nord di Los Angeles e i vigili del fuoco stanno lavorando ininterrottamente per contenerlo. In migliaia hanno già dovuto lasciare le proprie abitazioni, il paesaggio è spettrale, in poco tempo sono stati carbonizzati 39 chilometri quadrati di alberi e cespugli vicino al lago Castaic a circa 60 km dalla Metropoli californiana. Ad alimentare le fiamme, sono eventi che hanno innescato ed alimentato anche gli incendi di due settimane fa e che continuano a soffiare sull'area ad una velocità di circa 70 km orari. Le autorità sono state costrette ad evacuare anche 500 detenuti di un penitenziario e almeno in tre scuole le lezioni sono state sospese per precauzione. Gli incendi di due settimane fa hanno causato la morte di almeno 28 persone anche se le autorità ritengono che il bilancio delle vittime possa essere potenzialmente più alto dato che risultano ancora decine di persone scomparse. Il presidente degli USA Donald Trump che ha dichiarato che l'emergenza incendi a Los Angeles avrà delle conseguenze sulla legge di bilancio dell'America, visiterà le zone devastate dalle fiamme venerdì. Intanto, un paesaggio completamente diverso insolitamente ricoperto di bianco è quello colpito da una tempesta di neve sulla costa est degli Stati Uniti. Qui, il gelo, le temperature sotto zero hanno imbiancato le spiagge di molte località turistiche degli Stati meridionali che sono abituati più agli uragani estivi che al ghiaccio e al freddo polare.