Dopo quasi due anni da incubo, 127 milioni di contagiati e più di 1 milione e 700mila morti nel vecchio continente, la notizia che arriva dal direttore per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Hans Kluge fa intravedere una luce in fondo al tunnel dell'emergenza Covid. La variante Omicron che secondo l'esperto potrebbe, entro marzo, contagiare il 60% di tutti gli europei aprirebbe alla fase conclusiva. Insomma anche se le parole rimangono misurate è plausibile aspettarsi l'avvio della fine della pandemia da Coronavirus in Europa, perché una volta placata questa ondata per alcune settimane o mesi ci sarà un'immunità globale grazie ai vaccini e a chi ha superato l'infezione. Come ha spiegato ai nostri microfoni il virologo Fabrizio Pregliasco: "Omicron può fare un buon lavoro nel senso che con la sua elevatissima contagiosità paragonabile a quella del morbillo, della varicella, in qualche modo farà si che a fine di questo inverno una gran quota di noi sarà immunizzata." Anche se, sottolineano dall'Oms, questo virus ci ha sorpreso più di una volta. A ribadirlo a Sky Tg24 anche il coordinatore del comitato tecnico scientifico Franco Locatelli: "Non dimentichiamoci anche la possibilità che emergano altre varianti e sottolineo per l'ennesima volta l'importanza da un lato di avere prudenza, dall'altra di promuovere sempre di più quella che è la diffusione di una campagna vaccinale nei paesi che hanno avuto a oggi meno possibilità di noi di poter offrire dosi di vaccino ai loro abitanti." Il Covid potrà tornare ha concluso Kluge, non necessariamente in forma di pandemia, ma neanche ancora di endemia, cioè come spiegano gli epidemiologi con un virus prevedibile che circola stabilmente e uniformemente nel tempo.